Dye Laser – trattamento cicatrici post chirurgiche

Lo sviluppo delle tecnologie laser legate a tecniche di medicina estetica ha permesso di offrire una soluzione efficace e privo di effetti indesiderati per eliminare cicatrici post-chirurgiche, con un’azione evidente in particolare quelle neoformate o ingrossate (cheloidi).

Il Laser Dye (PDL) agisce in modo selettivo sull’emoglobina provocando la coagulazione dei stessi vasi sanguigni della cicatrice. La coagulazione dei vasi ha come conseguenza il ridotto apporto di ossigeno e nutrimento per la lesione, che in poco tempo si atrofizza per arrivare a scomparire.

Nella pratica clinica, in 3/4 sedute effettuate a distanza di circa un mese l’una dall’altra si hanno risultati fino ad ora nemmeno pensabili. Il trattamento non genera dolori, provoca un leggero fastidio iniziale che non richiede spesso l’applicazione di anestetico topico locale.

Nel processo di cicatrizzazione si possono presentare alterazioni, si hanno così:

  • Cicatrice atrofica, il tessuto che si forma è insufficiente e l’area assume un aspetto depresso.
  • Cicatrice ipertrofica, il tessuto cicatriziale si forma in modo eccessivo rimanendo poi sempre rilevato e dolente.
  • Cheloide: si tratta di una crescita anormale di tessuto fibrotico che supera abbondantemente i margini della ferita iniziale, deformando la cute circostante: appare esteticamente estraneo alla zona anatomica dove è localizzato e comporta un forte senso di prurito e talvolta dolore.Dal punto di vista psicologico possono determinare tutte spiacevoli ripercussioni.

Varie sono le metodologie per affrontare l’inestetismo di una cicatrice o di un cheloide, spesso però si presentano se non troppo efficaci, con controindicazioni importanti.

  • SILICONE: nei 3 /6  mesi successivi alla formazione della cicatrice, viene spesso consigliato di applicare gel o fogli di silicone; il foglio di silicone sembra agire aumentando la temperatura cutanea locale, incrementando l’idratazione e la concentrazione di ossigeno, queste tre azioni possono rendere la cicatrice più morbida e piatta. L’effetto del silicone si è sempre però rivelato piuttosto modesto e spesso il suo impiego è derivato solamente dalla praticità della contemporanea azione di schermo solare fisico.
  • CORTICOSTEROIDI: iniettati nel contesto della cicatrice esplicano un’azione antinfiammatoria, antimitotica e vasocostrittrice, arrestando la trasformazione ipertrofica della cicatrice. L’infiltrazione intralesionale viene fatta ogni 3 settimane, con una tecnica particolare che spesso si rivela difficoltosa per la dura consistenza della cicatrice o del cheloide. Il trattamento va proseguito per almeno 4 / 6 mesi e deve essere attentamente monitorato per evitare i classici effetti collaterali dei cortisonici quali atrofia cutanea, depressioni cutanee, ipopigmentazioni locali.
  • CHIRURGIA: la sola chirurgia si è rivelata quasi sempre non efficace soprattutto nei confronti dei cheloidi per la comparsa di successive recidive cheloidee anche più invasive e mostruose delle pregresse lesioni.
  • RADIOTERAPIA: sebbene in mani esperte possano rappresentare una terapia efficace, espongono il paziente a radiazioni dannose per la propria cute (radiodermiti), e per gli organi sottostanti.

Nelle prime due settimane successive al trattamento è importante non esporsi direttamente al sole e proteggere la pelle con filtri solari a schermo totale oltre ad applicare quotidianamente garze imbevute di acqua fredda per ridurre l’eritema ed il tipico effetto porpora.
L’aspetto viola porpora che la cicatrice assume immediatamente dopo la seduta laser, indica che il laser ha agito in modo corretto sul suo bersaglio (l’emoglobina) e quindi viene valutato come un indicatore assolutamente positivo dell’efficacia del trattamento.

3 o 4 sedute laser dye a candenza di un mese circa ottengono sulle cicatrici ottimi effetti.

Il trattamento è indolore. Si avverte una contrazione muscolare intensa e totalmente tollerabile.

Il risultato di questo processo dipendono dalle dimensioni, dalla profondità della lesione, e dall’età della cicatrice ma in linea generale si ha un’ottima risposta fino ad arrivare alla scomparsa di quelle meno gravi a una riduzione consistente di quelle più problematiche.

Agisce anche su:

  • smagliature
  • angiomi
  • rossori
  • esiti di acne
  • macchie solari e da età
  • capillari in evidenza,
  • verruche
  • psoriasi