Mastoplastica riduttiva

La mastoplastica riduttiva è l’intervento impiegato per ridurre il volume del seno migliorandone l’aspetto e la forma, permettendo così di migliorare le conseguenze di un’iperplasia mammaria quali dolori alle spalle e alla schiena e le dermatiti.

In sede di prima visita il chirurgo valuterà il tipo di difetto presente e sulla base del volume mammario e delle misure che prenderà sceglierà la tecnica migliore da utilizzare.

Sono necessari esami pre-operatori che verranno prescritti durante la prima visita.
E’ sempre bene eseguire prima dell’intervento un’ecografia mammaria
Il giorno dell’intervento il paziente dovrà presentarsi in sala operatoria senza make-up.
Prima dell’intervento il paziente riceverà istruzioni specifiche sull’alimentazione pre e post operatoria e sull’assunzione di farmaci alcool e fumo.

L’intervento chirurgico può essere eseguito con ricovero di una notte e viene eseguito in anestesia generale. Può durare dalle 2 alle 4 ore ore.

La mastoplastica riduttiva prevede l’asportazione del tessuto cutaneo e ghiandolare in eccesso con un rimodellamento del tessuto ghiandolare residuo e un riposizinamento del complesso areola capezzolo.

La procedura prevede cicatrici attorno all’areola, cicatrici verticali dall’areola al solco sottomammario e cicatrici a livello del solco sottomammario.

Verranno posizionati dei drenaggi che potranno essere rimossi solitamente dopo 2-3 giorni in ambulatorio.
Al termine dell’intervento verrà posizionato un reggiseno contenitivo che la paziente dovrà indossare per circa un mese. I punti verranno rimossi dopo 7-10 giorni.

La paziente dovrà dormire in posizione supina per almeno due settimane. E’ sconsigliata un attività fisica intensa per almeno 3-4 settimane e il lavoro cosi come la guida potranno essere riprese dopo una settimana.

Il risultato è considerato definitivo e stabile dopo 6 mesi dall’intervento.
Il seno avrà un aspetto più giovane e armonico, la paziente però deve tener sempre in considerazione che i segni del tempo come l’invecchiamento cutaneo e la progressiva atrofia ghiandolare continueranno ad agire sulle mammelle operate e pertanto negli anni successivi l’intervento progressivamente potrebbe ripresentarsi una ptosi delle mammelle.
Le mammelle inoltre potranno nuovamente aumentare di volume qualora ci fosse un notevole aumento di peso.