Teoxane presenta la tecnica MLT 3.1

Guance, regione zigomatica, rughe nasogeniene e zona periorale sono fra le aree del volto in cui si manifestano prima i segni dell’invecchiamento.

È anche una delle aree più difficili da trattare, perché sono tantissime le variabili da prendere in considerazione: non solo rughe, asimmetrie, lassità e secchezza che colpiscono la superficie cutanea, ma anche i processi che influiscono sui volumi e che riguardano gli strati più profondi del viso: il compartimento adiposo dinamico superficiale, il muscolo, il compartimento adiposo statico profondo e l’osso. «Per ottenere risultati soddisfacenti in medicina estetica occorre combinare tre fattori: anatomia, tecnica, protocollo – sottolinea la dottoressa Molinari, artefice del protocollo –. Altro fattore determinante è l’attenta scelta dei prodotti da iniettare, perché ogni area da trattare va abbinata all’utilizzo del filler corretto.

Ma l’eccellenza non può prescindere da un’attenzione completa per il paziente, che include anche l’aspetto del comfort e la minimizzazione di qualsiasi effetto indesiderato.

È da questa filosofia che è nato il protocollo MLT 3.1. che dona volume al viso e ridensifica la pelle, agendo con la tecnica multilayer, ampiamente nota e sperimentata. E lo fa in un’unica sessione di trattamento, con un unico o pochissimi punti di accesso per iniettare, mediante cannula, i diversi filler.

I PASSI DELLA TECNICA MLT3.1
  1. Nel protocollo sviluppato si parte agendo sul livello dei comparti adiposi profondi, per ridare al volto un supporto strutturale. «Procedo con un’iniezione profonda nell’area zigomatico-malare con tecnica a bolo, dove il prodotto d’elezione è Teosyal® PureSense Ultra Deep, indicato per dare volume e proiezione a zigomo, linea mandibolare e mento».
  2. Si passa poi al livello intermedio (compartimento adiposo dinamico superficiale), dove l’effetto ricercato è sempre liftante, ma deve essere adatto anche preservare la naturale dinamicità dei tessuti. «In questa area – prosegue Molinari – il “gold standard” per l’utilizzo della cannula è la tecnica “a ventaglio” e il prodotto indicato è Teosyal RHA® 4, specifico per dare volume a guance e contorni del viso, che sono aree dinamiche ed estese».
  3. L’ultimo tocco “effetto wow” spetta alla ridensificazione cutanea che migliora la skin quality ristrutturando i tessuti, correggendo e prevenendo la comparsa delle rughe e lo stress ossidativo. «Sempre utilizzando la tecnica a ventaglio e il medesimo punto di accesso quando possibile – spiega sempre Molinari – viene iniettato Teosyal® PureSense Redensity 1, vero e proprio “beauty booster” che dona idratazione, luminosità e compattezza. L’effetto è pressoché immediato e di lunga durata che determina la soddisfazione del 100% dei pazienti».

Il protocollo MLT 3.1 va sempre proposto all’interno di una strategia personalizzata per ogni paziente: età, caratteristiche anatomiche, stile di vita e fattori ambientali sono tutti aspetti da prendere in considerazione.

Un piano di trattamento ideale può svilupparsi sulle 6 settimane. Si comincia con una seduta dedicata al livello profondo e intermedio e successivamente, in genere, servono una o due sedute di ridensificazione, a intervalli di tre settimane. Ciò che fa la differenza poi è un’appropriata prescrizione di dermocosmetici da utilizzare a casa, fondamentali non solo per proteggere la pelle in un momento delicato (e aiutando a minimizzare la probabilità di effetti indesiderati), ma soprattutto per prolungare gli effetti del trattamento filler nel tempo.

 

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